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Channel: Commenti a: Non è un paese per donne
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Di: Anna

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Gentili signore e signori,

Sono una Italiana residente all’estero e Vi posso assicurare che anche nei Paesi del Nord, dove in generale la donna é piú tutelata che in Italia, le donne vengono discriminate sui posti di lavoro. Non so se é perché sono straniera, ma io persi il lavoro pochi anni dopo la nascita di mio figlio ed a causa di un superiore tradizionalista che mi negó la possibilitá del telelavoro, possibilitá offerta a tutti gli altri dipendenti. Molto probabilmente pensó cosí di potermi umiliare e costringermi a concedergli alcuni favori personali a livello sessuale, sapendo che io avevo bisogno del lavoro. Io non cedetti e lo denunciai alle autoritá competenti dell’azienda, purtroppo con il risultato succitato. In tutti gli anni che lavorai onestamente, non fu la prima volta che lasciai o fui costretta a lasciare il mio posto di lavoro per suddetti motivi. Ho sempre eseguito le mie mansioni con diligenza ed ora che ho 45 anni ed un figlio, un mutuo da pagare, non servo piú e posso anche ritornarmene da dove sono venuta?! Queste sono le parole testuali di uno dei miei datori di lavoro. Anche mio marito non comprende che io vorrei contribuire al ménage casalingo e non vuole andarsene dal suo Paese natale. Non ho una famiglia alle spalle che mi possa sostenere e mi sento in trappola.
Ho studiato, parlo piú lingue, ma nonostante ció non riesco a trovare lavoro, perché “troppo vecchia”, “troppo cara”, “non flessibile in quanto mamma”, “senza le qualifiche giuste al 100%”, etc. Insomma: non illudetevi che all’estero le cose vadano meglio, sopratutto se siete straniere/i.
Cordiali saluti,


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